Di colore marrone appena venato da lievi sfumature arancio, il Masigott è un dolce compatto, non lievitato, preparato a Erba, comune della provincia di Como. Originariamente legato alla celebrazione pagana per la chiusura del raccolto, venne poi riutilizzato per onorare Sant’Eufemia dopo che il frate Carlo Borromeo – nel XVI secolo – trasformò la tradizionale sagra agricola in una celebrazione religiosa. Nel solco di questa tradizione secolare, ancora oggi, la Sagra del Masigott (o festa di S.Eufemia) continua a celebrarsi ogni anno la terza domenica di ottobre nella piazza del Mercato del comune lariano.
La sua fama odierna è in gran parte dovuta al lavoro del pasticcere Francesco Sartori che, intorno agli anni ’70, ne riportò alla luce la ricetta originale. Dall’anno 2000, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, su proposta della Regione Lombardia, lo ha etichettato come Prodotto Agroalimentare Tradizionale lombardo. Oggi non è più soltanto un dolce locale, consumato nella ricorrenza di S.Eufemia, ma una delle eccellenze della pasticceria lariana apprezzato 365 giorni l’anno.
Il vero segreto di una ricetta così semplice è nascosto nelle parole dello stesso Francesco Sartori che al Masigott non ha solo dedicato un lavoro di ricerca durato anni, ma anche una poesia.
Ho ciappà i pussé mej di condiment
I ho messedà cont i savor de la Brianza
G’ho taccà là un grizzen de sentiment,
Cont olî de gombet in abondanza,
Adess disem, o gent, sa va fà nagott,
L’é minga on portent ‘sto Masigott?
Parafrasando per i non lombardofoni: ingredienti di qualità, sapore brianzolo e un pizzico di sentimento per un dolce… portentoso.