"Senza briciolo di modestia, il Raviolo di Sesto Calende è il raviolo dell’unione, del connubio, del gemellaggio, dell’amicizia tra due realtà che si osservano e interagiscono tra loro, interscambiandosi ruoli e abitanti: il lago, fermo, osservatore, silenzioso, e il fiume, vivace, salterino, chiassoso.
Il lago, il fiume: Sesto Calende, che nasce al centro di questa realtà e che, grazie al pettegolezzo benevolo delle allegre comari che del mio pastificio sono il pilastro, mi ha condotto all’idea di portare i piatti raccontati all’interno di un raviolo.
Dunque una ricetta nata una manciata di anni fa, di passaggio alle scuole primarie, ma di storicità decennale e dal sapore antico. Una ricetta che raccontavano i miei nonni negli anni in cui avevano un’osteria nella frazione di Oriano, e di persico e gamberi allora il lago e fiume erano pieni: altri tempi.
Un raviolo quindi senza tempo, diventato un classico e corteggiato dalle tavole dei Sestesi e dai numerosi ospiti di passaggio che vogliono regalarsi una cartolina gastronomica da portarsi a casa come ricordo."
Così racconta il suo prodotto, Susy Milani, chef e proprietaria del locale che propone i Ravioli di Sesto Calende.