Quella che percorre la VAL TREMOLA, per i ciclo e moto turisti è una delle strade più belle e affascinanti del Canton Ticino: un monumento viario che si inerpica a serpentina per 12,7 km da Airolo fino al Passo del San Gottardo percorrendo circa 900 metri di dislivello distribuiti in 24 tornanti. È stata costruita tra il 1827 e il 1832 e, un secolo dopo, tra il 1937 e il 1941 è stata rivestita con migliaia e migliaia di ciottoli di granito. Tutti i tornanti hanno un nome e ogni toponimo esprime un significato, che può essere legato a un pascolo, un evento, una costruzione, un santo. Qui sono passati i grandi campioni del ciclismo da Coppi a Kübler, da Bartali a Koblet, da Trueba a Robic e qui ogni anno - quest’anno il 23 giugno - si svolge la famosa corsa amatoriale chiamata “Leggendaria Tremola San Gottardo” dove sono ammessi solo ciclisti con biciclette storiche, sia da corsa, sia da passeggio o da lavoro, e con vestiario e accessori rigorosamente d’epoca! Ma la conquista del Passo del Gottardo, anche per i non campioni, magari effettuata con una meno faticosa bicicletta elettrica o una moto è un‘esperienza unica e che non si dimentica facilmente. In ogni caso si arriva al Passo del Gottardo da vincitori!

La strada del passo fra Göschenen e Airolo è stata realizzata fra il 1827 e il 1832 su progettazione dell’ingegnere ticinese Francesco Meschini. I lavori di ampliamento delle vie di accesso da Basilea e da Chiasso erano iniziati attorno al 1810.

Oggi la Tremola ha praticamente l’aspetto che aveva nel 1951, al termine della sua ricostruzione. La strada è larga da sei a sette metri e affiancata da muri di sostegno alti fino a otto metri. Conserva una parte dei vecchi muri a secco, una parte consistente del lastricato in granito, come pure le pietre chilometriche. Scomparse sono invece le due case cantoniere. La prima, fino alla sua distruzione nel 1989, si trovava all’imbocco della Val Tremola. La seconda era posta più in alto, sotto Voltone. Nel 1874 fu distrutta da una valanga e in considerazione dell’imminente apertura della galleria ferroviaria del Gottardo, nel 1882, non venne ricostruita.