Tutte le info per gite, passeggiate escursioni immersi nella natura e nelle bellezze del nostro territorio
Ricette, preparazioni, piatti tipici, tradizionali: il piacere di scoprire, riscoprire e condividere i sapori che raccontano la nostra storia.
Le eccellenze del territorio presentate attraverso il racconto delle loro origini e del loro contesto per apprezzarle al meglio.
Dove andare, cosa vedere, dove mangiare, dove trovare i prodotti tipici: i consigli per una perfetta gita tra montagne, valli e laghi nel rispetto dell'ambiente e di un turismo sostenibile
Ristoranti e locali tipici dove tradizione e creatività culinaria si sposano per esaltare la qualità dei prodotti locali e creare esperienze di degustazione.
La ricettività, i B&B, gli agriturismo e tutte le strutture di accoglienza di un territorio che fa del turismo una delle sue risorse più importanti.
EATSUBRIA è una realtà editoriale che opera attraverso un portale web e canali social per offrire al pubblico contenuti selezionati, divulgare valori, notizie, approfondimenti e informazioni su prodotti tipici, produttori storici e d'eccellenza del territorio.
La definizione del territorio, parte della zona del nord Italia, che per storia e cultura comune viene chiamata "Regione Insubrica"
Prodotti e produttori in primo piano tra le tante eccellenze presenti in un territorio ricco di prodotti e capacità imprenditoriali
Itinerari e mete selezionati per gite e passeggiate tra storia, cultura, tradizioni e natura
EATSUBRIA è il punto di riferimento scoprire e riscoprire i sapori e i luoghi che meglio rappresentano il territorio dell'Insubria. Con le nostre attività editoriali vogliamo presentare e divulgare il patrimonio enogastromonimo, turistico, culturale e produttivo.
Dal territorio alla tavola: ricette originali proposte da Eatsubria
Le eccellenze enogastronomiche del territorio, selezionate da Eatsubria
I piatti e le preparazioni della tradizione selezionati da Eatsubria
Alcuni dei produttori e rivenditori dove trovare i prodotti proposti
Aggiornamenti dal territorio
La ricetta degli amaretti di Gallarate risale all’inizio del ‘900 così come la leggenda che vuole l’origine della forma di questi squisiti dolci derivata da un gatto curioso che camminando sui biscotti preparati di fresco avrebbe contribuito a dare loto l'aspetto che conosciamo.
L’amaretto è sempre stato il simbolo della città, il prodotto che si regala a chi è in visita a Gallarate. Oggi gli Amaretti di Gallarate hanno ottenuto il riconoscimento come prodotto PAT, (Prodotto Artigianale Tipico). Questi deliziosi dolci sono indicati in ogni stagione, nel periodo estivo si possono gustare accompagnati da una granita al caffè e dalla glassa al cioccolato.
Info e notizie:Storie e leggende degli amaretti di Gallarate - Pasticceria Bianchi Giovanni-Gallarate
BROLO è un paese di 357 abitanti che si affaccia sul Lago d’Orta, in provincia di Verbania. È un luogo particolare perchè è... il paese dei gatti! Sono rappresentati sui tetti delle case, sulle mattonelle dei numeri civici, a decoro delle facciate, nelle piazze e in ogni strada del paese. Ma nel borgo ci sono anche gatti veri: spuntano dalle finestre delle case, dai davanzali, molti passeggiano nelle vie, sono liberi e vengono curati dagli abitanti del luogo. Tutto ebbe inizio nel 1756 quando Brolo chiese al vicino paese di Nonio, di potersi separare dalla Parrocchia di San Biagio provvedendo a tutte le spese. I vicini, scettici, coniarono il motto: “Quand al vien parrocchia Brol, al ratt a metrà su ul friol” e cioè “quando a Brolo ci sarà la parrocchia il topo si metterà il mantello”. Ma furono smentiti dall'impegno dei "brolesi" che oltre a costruire la loro chiesa, scacciarono tutti i topi che effettivamente infestavano il paese e nel 1767 il motto divenne “È stata fatta la parrocchia a Brolo ed il ratto ha messo il mantello”. La leggenda dice a suggello dell'opera venne inchiodato sulla porta di una delle autorità di Nonio un piccolo topo con addosso un mantello a significare che i gatti, gli abitanti di Brolo, avevano cacciato i topi con il mantello, alludendo agli abitanti di Nonio. Ogni anno sono molti i visitatori che vengono in questo borgo e ancora oggi gli abitanti del paese sono orgogliosi di questa loro tradizione ed esibiscono con orgoglio il loro amore per i gatti.
Vuoi visitare il paese di Brolo, in provincia di Verbania, sul Lago d'Orta? Segui la mappa per raggiungerlo
Redazione Eatsubria
La Ferrovia Retica è una delle linee ferroviarie più suggestive al mondo, capolavoro ingegneristico e patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2008. È la tratta ferroviaria più alta delle Alpi, arrivando a sfiorare i 2250 metri, ed è una delle ferrovie non a cremagliera più ripide del mondo con pendenze che raggiungono anche il 7 per cento! Il TRENINO ROSSO del BERNINA attraversa le Alpi lungo un percorso di 60 km offrendo ai viaggiatori scenari fantastici. Salire sulle sue comode carrozze panoramiche è un’esperienza unica:permette di godere di uno spettacolo incredibile, e regala fantastiche emozioni in ogni stagione dell’anno. Nel suo viaggio da TIRANO a St. MORITZ sia d’estate che d’inverno, il Trenino Rosso del Bernina attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi al mondo passando tra prati verdi e tra gli imponenti ghiacciai del Bernina, costeggiando laghi e fiumi da fiaba. Lungo il percorso è possibile scendere dal treno e scoprire i caratteristici paesini o fare passeggiate fra le Alpi svizzere grazie a numerosi itinerari ben segnalati e risalire quindi per proseguire sino a St. Moritz o per rientrare a Tirano. Da fare almeno una volta nella vita!
Visita il sito ufficiale del Trenino Rosso del Bernina: Sito Ufficiale
Per prenotare direttamente il trenino, collegati a questa pagina ufficiale: Prenotazioni
Redazione Eatsubria
Da Castiglione Olona, appena a sud di Varese, parte la pista ciclopedonale della Valle Olona che si estende per circa 20 chilometri sino a Castellanza costeggiando l'antica Ferrovia della Valmorea e il fiume Olona. Passeggiare lungo questo facile e pianeggiante percorso è un'ottima opportunità per scoprire tante ricchezze storiche e artistiche del territorio, a partire proprio da Castiglione Olona, antico borgo ricco di testimonianze, un raro e prezioso scrigno d’arte lungo il corso del fiume Olona. L’origine di Castiglione Olona risale attorno all’anno 400 quando, secondo la leggenda, le truppe del generale romano Stilicone fondarono qui un accampamento, sui resti del quale nacque poi il borgo. Ecco perchè molti ritengono che il nome di Castiglione derivi dal latino “Castrum Legionis”. Dopo il passaggio delle truppe romane, vi fu quello dei Longobardi ed infine, attorno all’anno 1000, il territorio divenne possedimento della nobile famiglia milanese dei Castiglioni. Nel 1350 nasce Branda Castiglioni, futuro Cardinale. A lui Castiglione Olona deve la sua fama e la sua bellezza. Divenuto tra i personaggi più importanti ed influenti del suo tempo, da Cardinale decise ed attuò la trasformazione del borgo, costruendo palazzi e chiese degni di una grande città, coinvolgendo i più rinomati artisti ed architetti dell’epoca. Così il borgo divenne un esempio di piccola città rinascimentale che rispecchiava i canoni architettonici della città ideale, tanto che molti secoli più tardi Gabriele d’Annunzio definì Castiglione Olona “l’isola di Toscana il Lombardia”.
Redazione Eatsubria
Superato il traguardo delle 40 edizioni, il Raduno Internazionale dello Spazzacamino riprende il proprio viaggio di riscoperta e valorizzazione del mestiere, prima di tutto, e delle emozioni che da secoli circondano la figura del fumista. Perché in fondo si tratta di questo: una piccola vallata alpina – nell’ottocento conosciuta addirittura come valle degli spazzacamini tanti furono gli uomini adulti ma anche i piccini che partirono lungo le rotte del Nord Europa – che vuole riconoscere l’importanza contemporanea dello spazzacamino, senza dimenticare le pagine scure dello sfruttamento che hanno caratterizzato una buona parte del grande libro scritto dagli uomini neri.
E così anche quest’anno, dal 30 agosto al 2 settembre, Santa Maria Maggiore e l’intera Valle Vigezzo ospiteranno centinaia di spazzacamini provenienti da ogni angolo del pianeta per celebrare il loro mestiere, che proprio qui, in questo angolo remoto d’Italia, ha le radici più autentiche.
Quest’anno saranno circa un migliaio gli spazzacamini che, accompagnati dagli attrezzi del mestiere, colorati di fuliggine sui volti e con gli abiti di lavoro tradizionali, torneranno in Italia da tutto il mondo: un evento in grado di unire popoli e culture, una manifestazione corale che dovrà però rinunciare anche quest’anno alla presenza delle nazioni dell’est Europa. Mancheranno infatti Russia, Lituania, Ucraina, Moldavia, a ricordare quanto il conflitto alle porte dell’Europa continui a compromettere la pace nel Vecchio Continente.
Il Raduno, nonostante queste defezioni, potrà contare anche per la sua 41esima edizione su un numero importante di partecipanti e saranno numerose come sempre le Nazioni rappresentate. Germania, Svizzera, Danimarca, Svezia e Finlandia i Paesi più rappresentati nella grande parata che prenderà avvio alle 10 di domenica 1 settembre (sarà possibile raggiungere Santa Maria Maggiore da Domodossola e da Locarno a bordo dei treni della Ferrovia Vigezzina-Centovalli senza problemi di traffico e parcheggio, info su www.vigezzinacentovalli.com – prenotazione fortemente consigliata). Lo storico evento è organizzato come sempre dall’Associazione Nazionale Spazzacamini con la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Santa Maria Maggiore.
Il 2 settembre musi neri in sfilata a Domodossola, da piazza stazione al Borgo della Cultura e fino alla Madonna della Neve. Iniziativa voluta dalla pro Loco domese. Che conta anche un altro appuntamento: giovedì 29 agosto alle 21 in Cappella Mellerio incontro con lo storico Enrico Rizzi per parlare di emigrazione, in particolare quella dei piccoli rusca.
Aziende, Enti, Associazioni e Imprese che sostengono il nostro progetto editoriale